La protezione civile nella storia: dal 1861 al 1991
Dall'Unità d'Italia all'eruzione dell'Etna del 1991
L’Italia unita: i primi interventi normativi
Nel Regno d’Italia appena costituito soccorrere le popolazioni colpite da un’emergenza non è compito prioritario dello Stato: gli interventi sono principalmente affidati ai militari e considerati opere di beneficenza. Anche durante l’alluvione di Roma nel dicembre del 1870, a offrire i primi soccorsi sono le truppe dell’esercito che due mesi prima avevano conquistato la città con la Breccia di Porta Pia.
Il terremoto e il maremoto di Messina e Reggio Calabria
28 dicembre 1908. Una scossa di magnitudo 7.2 colpisce la Sicilia orientale e la Calabria meridionale. La scossa è seguita da un devastante maremoto che travolge le coste dello Stretto aggravando le distruzioni del terremoto e causando ulteriori vittime tra le persone scampate ai crolli. L’evento rappresenta una delle più gravi catastrofi verificatesi in Italia.
Il terremoto della Marsica
13 gennaio 1915. Una scossa di magnitudo 7 colpisce il Centro Italia con epicentro nella Piana del Fucino, in Abruzzo. Il terremoto della Marsica rappresenta uno dei terremoti più violenti che la storia italiana ricordi, per l’estensione dell’area colpita, il numero delle vittime, dei feriti e dei senzatetto.
L’evoluzione della normativa sul soccorso
2 settembre 1919. Il Regio Decreto-Legge n. 1915 fornisce un primo assetto normativo al soccorso in caso di terremoti. Il provvedimento individua nel Ministero dei Lavori Pubblici l’autorità responsabile della direzione e del coordinamento.
Il terremoto dell'Irpinia e del Vulture
23 luglio 1930. Una scossa di magnitudo 6.7 colpisce una vasta area dell’Italia meridionale compresa tra l’alta Irpinia e la zona del Vulture. Gravi e diffusi i danni, causati soprattutto dalle caratteristiche dei terreni e dalla fragilità del patrimonio abitativo.
L’alluvione del Polesine
14 novembre 1951. Nei primi giorni di novembre, intense precipitazioni interessano la Val Padana e determinano una piena eccezionale del fiume Po. Il fiume rompe gli argini nel parmense e subito dopo nel rodigino, allagando la zona del Polesine.
La frana del Vajont
9 ottobre 1963. Una frana di enormi dimensioni – 270 milioni di metri cubi – si stacca dal monte Toc precipitando nelle acque del bacino alpino idroelettrico del Vajont, nell'omonima valle al confine tra Friuli-Venezia Giulia e Veneto.
L'alluvione di Firenze
4 novembre 1966. A seguito di un'eccezionale ondata di maltempo, l'Arno esonda e allaga Firenze. Molti quartieri, compreso il centro storico, finiscono sott'acqua. Nei primi giorni, gli aiuti arrivano quasi esclusivamente dagli “angeli del fango” e dalle truppe di stanza in città.
Il terremoto del Belice
14 gennaio 1968. Un terremoto di magnitudo 6.4 devasta la Valle del Belice, in Sicilia. La gestione dell’emergenza si rivela fallimentare per la mancanza di coordinamento tra le forze in campo. La ricostruzione sarà molto lunga, con i centri abitati riedificati in luoghi distanti da quelli colpiti dal terremoto.
La prima legge sugli interventi di protezione civile
8 dicembre 1970. La Legge n. 996 definisce il concetto di “protezione civile” privilegiando il momento dell’emergenza, cioè del soccorso da attuare nell’immediatezza dell’evento. Attribuisce inoltre un ruolo centrale al Ministero dell’Interno che, in caso di catastrofe, assume la direzione e il coordinamento degli interventi.
Il terremoto del Friuli
6 maggio 1976. Un terremoto di magnitudo 6.4 colpisce duramente il Friuli e in particolare la media valle del Fiume Tagliamento. Nelle ore che seguono la scossa, il Governo affida la direzione delle operazioni di soccorso al Commissario straordinario Giuseppe Zamberletti.
Il terremoto dell’Irpinia
23 novembre 1980. Un terremoto di magnitudo 6.9 colpisce una vasta area della Campania, della Basilicata e marginalmente della Puglia. Il Presidente Pertini denuncia il ritardo dei soccorsi e le gravi mancanze nell’azione dello Stato.
La tragedia di Vermicino
10 giugno 1981. Il piccolo Alfredo Rampi cade in un pozzo artesiano a Vermicino, nelle vicinanze di Roma. Tutta l’Italia si ferma per seguire i drammatici tentativi di soccorso.
L’istituzione del Dipartimento della Protezione Civile
29 aprile 1982. Con Ordine di Servizio viene istituito, presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Dipartimento della Protezione Civile. Nello stesso anno, la Legge n. 996 formalizza la figura del Ministro per il Coordinamento della Protezione Civile.
L’eruzione dell’Etna
Il 14 dicembre 1991, con l'apertura di una frattura eruttiva alla base del cratere di sud-est, ha inizio la più lunga eruzione dell’Etna del XX secolo: 473 giorni per oltre 300 milioni di metri cubi di lava. Il fiume lavico arriva a mettere a rischio l’abitato di Zafferana Etnea.