La protezione civile nella storia: dal 1992 al 2020
Dalla nascita del Servizio Nazionale della Protezione Civile al Covid-19
La nascita del Servizio Nazionale
24 febbraio 1992. Con la legge n. 225 nasce il Servizio Nazionale della Protezione Civile che ha il compito di “tutelare l’integrità della vita, i beni, gli insediamenti e l’ambiente dai danni o dal pericolo di danni derivanti da calamità naturali, da catastrofi e altri eventi calamitosi”.
L'alluvione del Piemonte
Nella notte tra il 5 e il 6 novembre 1994 una terribile alluvione colpisce le province di Cuneo, Asti e Alessandria, sul Tanaro, e la zona di Vercelli sul Po. 68 persone perdono la vita, centinaia restano ferite, numerosi i centri abitati isolati e danneggiati.
Il terremoto di Umbria e Marche
26 settembre 1997. Una scossa di magnitudo 5.7 colpisce l’Italia centrale. È l’inizio di una sequenza sismica che interessa per mesi l’Umbria e le Marche, con notevoli danni e perdite al patrimonio storico-artistico.
Protezione civile e sussidiarietà
31 marzo 1998. Il Decreto Legislativo n. 112 ridetermina l'assetto della protezione civile, che viene considerata materia a competenza mista: alle Regioni e agli Enti locali vengono affidate tutte le funzioni ad esclusione dei "compiti di rilievo nazionale del Sistema di Protezione Civile”.
L'alluvione di Sarno e Quindici
5 maggio 1998. L’emergenza di Sarno determina un decisivo cambiamento nell’approccio al rischio idrogeologico, che porterà a un potenziamento delle attività di monitoraggio e sorveglianza.
La nascita dell'Agenzia di Protezione Civile
30 luglio 1999. Con il Decreto Legislativo n. 300 le funzioni del Dipartimento vengono trasferite all’Agenzia di Protezione Civile, sottoposta alla vigilanza del Ministero dell’Interno.
I grandi eventi e le emergenze all'estero
Le leggi del 2001 e del 2005 ripristinano il Dipartimento della Protezione Civile nell'ambito della Presidenza del Consiglio attribuendogli, tra le competenze, anche i grandi eventi e le emergenze all’estero.
La tragedia di San Giuliano di Puglia
31 ottobre 2002. Una scossa di magnitudo 5.7 colpisce il Molise e parte della Puglia. La terra trema alle 11.32 causando 30 vittime, circa 100 feriti e quasi 14mila senzatetto. Il comune più colpito è San Giuliano di Puglia, in provincia di Campobasso, dove la scossa provoca il crollo del solaio della scuola materna, elementare e media “Francesco Jovine”.
Il maremoto di Stromboli
28 dicembre 2002. Il vulcano Stromboli inizia un’attività effusiva che interessa la Sciara del Fuoco e che, due giorni dopo, genera una frana di circa 16 milioni di metri cubi.
Il terremoto in Abruzzo
6 aprile 2009. Una scossa di magnitudo 6.3 colpisce il territorio aquilano e abruzzese: è la prima volta, dopo la catastrofe sismica calabro-messinese del 1908, che una città è così duramente colpita da un terremoto.
L'alluvione di Genova
4 novembre 2011. In prossimità del Monte di Portofino, si innesca un sistema temporalesco che a fine mattinata raggiunge Genova. Le precipitazioni si concentrano soprattutto in Valle Sturla, Val Bisagno e nel versante est della Val Polcevera.
Il naufragio della Costa Concordia
13 gennaio 2012. La nave da crociera Costa Concordia, con oltre 4mila persone a bordo, comincia a imbarcare acqua a causa di un urto contro lo scoglio delle Scole e si inclina in prossimità dell'isola del Giglio
Il terremoto nel Nord Italia
20 e 29 maggio 2012. Le scosse colpiscono il Nord Italia compromettendo in modo particolare le attività produttive e i beni culturali.
La riforma del Servizio Nazionale
12 luglio 2012. La Legge n. 100 riforma il Servizio Nazionale a vent’anni dalla sua nascita.
Il terremoto in Centro Italia
24 agosto 2016. Una scossa di magnitudo 6.0 colpisce Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria. Migliaia le persone coinvolte nell'evento che ha gravi conseguenze in termini di vittime, feriti e danni sul territorio.
Il Codice della Protezione Civile
2 gennaio 2018. Il Decreto legislativo n. 1 ribadisce un modello di Servizio Nazionale policentrico e punta a garantire una operatività lineare, efficace e tempestiva.
La pandemia da Covid-19
31 gennaio 2020. Viene dichiarato lo stato di emergenza per fronteggiare il rischio sanitario collegato alla diffusione del Covid-19.